sabato 25 giugno 2011

Scontro di civiltà

I primi cinque minuti ho pensato fosse una betoniera... ma il sabato sera di fine giugno i muratori non lavorano.
Sarà allora questo libro "Nel segno della pecora" che mi prende così tanto da immaginarmi branchi di ovini pascolare sulla mia testa. Ma non sentivo l'odore delle pelose bestiole, quindi non potevano essere loro a produrre questo suono (lo chiamavo ancora suono).

Allora mi sono detto: questa è un'impastatrice per il pane, ma un modello per caserma, tipo che ti fa 800 pagnottine all'ora. Ma non ci sono campeggi di soldati dalle mie parti.

Dopo una quarantina di minuti ho pensato pure fosse l'effetto della Peroni, o l'ipnosi che mi ha fatto Alfano ieri quando l'ho guardato negli occhi, o la stanchezza che ti arriva il fine settimana...

C'era qualcosa di molto più profondo nell'aria. Qualcosa di molto spirituale (per me un po' meno).
E questo "chakra" indelebile dei buddisti che stavano officiando sotto casa mia, mi ha accompagnato per un'ora. Tempo di una coda alle poste, di un viaggio andata-ritorno /Modena-Bologna sui regionali puzzolenti, tempo di far lievitare una pizza, tempo di una messa festiva. E poi ci lamentiamo dell'omelia dei preti che è troppo lunga!

Caro Budda, sabato prossimo si mangiano grissini... te lo assicuro!

E ora, condividete con me questa esperienza trascendentale.


Nessun commento:

Posta un commento