sabato 24 dicembre 2011

Sto arrivando... sa sa.




Il nuovo sistema operativo che ho installato sul mio iPhone ha una simpatica funzione che non si riesce neppure a disattivare... Si tratta di un'abbreviazione quando si scrivono messaggi, note, mail ecc.
Se digiti "sa" automaticamente il sistemone intelligente trasforma la frase in "Sto arrivando". Quindi se «Gino sa già che deve portare una bottiglia di lambrusco» diventa senza nemmeno che te ne accorgi «Gino sto arrivando già che deve portare una bottiglia di lambrusco».

Non uso tanto spesso la frase "Sto arrivando" ad eccezione delle volte in cui mi chiamano - e sono in ritardo e anche a 20 km di distanza dall'appuntamento - e dico "Sto arrivando" e chi mi conosce sa che nel giro di 50/60 minuti arriverò.
Perché abbiamo bisogno di dire al mondo che "stiamo arrivando"? E perché abbiamo bisogno di una funzione per dirlo così in fretta, accelerando i tempi, accennando soltanto a due lettere "s" e "a".

E' una frase che segna per caso un'era?
Come se tutte le volte che scrivo "b" venisse fuori "Berlusconi". Oppure "i" per dire "Indignados". O "t" per "Tolau". O "m" per dire "mannaggia a te".
Caro Steve Jobs, da quando non ci sei più le cose alla "a" di "Apple" sono cambiate.

Qui un po' di gente che sta pensano a "sa" perché non sa come dire "sto arrivando" (tratte da The big picture).



martedì 20 dicembre 2011

C'è bisogno di pulizia


Questa è l'evoluzione di una effigie.
La scritta originale era "Ero compagno poi mi sono lavato"... ora c'è stato un aggiornamento storico sociale.
Chissà, forse tra 40 anni qualcuno scriverà "Ero indignato poi mi sono lavato".
In ogni caso: "Viva Cuba" sempre!!!


domenica 11 dicembre 2011

Sballo Natale is coming to town


Dalle fredde Lande nordiche alle case di tutta Italia il viaggio è lungo. E soprattutto freddo.
Per questo Babbo Natale ha dovuto ingerire dosi importanti di alcol perché senza capote nella slitta trainata dalle renne la temperatura è decisamente polare. Purtroppo con tutti gli effetti collaterali che comporta.

Ecco uno scatto del nostro mentre fa tappa all'Irish Pub di Modena.

domenica 4 dicembre 2011

Prodi, non accettare regali dai culoni sconosciuti



Caro Romano Prodi. Si è capito che a te l'Angela Merkel non sta per niente simpatica.
Giovedì a Bologna hai detto che il Cancelliere tedesco "non cambia linea di una virgola, non vuole alcuna forma di collaborazione"; inoltre ha una "durezza e irragionevolezza straordinaria". Il giorno dopo, a Firenze, hai chiarito ancora meglio il concetto, mentre parlavi del vertice bilaterale Germania e Francia che si terrà domani: "chi comanda è uno solo e, come nelle buone famiglie, comanda sempre la signora".

Ben altri tempi - 5 gennaio 2008 - quando andavi fiero a mostrare in casa tua il regalo che Angela ti aveva fatto per Natale: un bellissimo presepio in legno, a forma di giostra, che gira con il calore delle candele.



Ora c'è da chiedersi: che fine ha fatto il presepio di quella "kulona inkiavabile"? Soffitta? O legna per il camino? E in questo Natale lo rispolveri oppure lo baratti in cambio di qualche Pfennig?



venerdì 2 dicembre 2011

Posso avere un bicchiere d'acqua?



«Non è la tua mano che deve temere il legno ma il legno che deve temere la tua mano, altrimenti è come se ti arrendessi ancor prima di cominciare».
Dopo questo lungo flash back, preceduto dal panico inconcludente per essere stata sepolta viva, la Sposa riesce a calmarsi, recupera una lama da barbiere dallo stivale, si libera le mani e, un pugno dopo l'altro, riesce ad uscire dalla bara, riemergendo dal terreno, salva.
Le sue parole prima di sferrare il primo pugno al legno, sono: «Ecco Pai Mei, sono pronta».
... una volta fuori, va al primo bar, si avvicina al bancone e chiede: «Posso avere un bicchiere d'acqua?».





«Al terzo colpo di campana, voltatevi e sparate. Andate».